auto antiche e moderne

giovedì 7 gennaio 2010

Rapanui "L'isola di Pasqua"

L’Isola di Pasqua (in lingua nativa Rapa Nui, grande isola/roccia; in lingua spagnola Isla de Pascua) è un’isola dell’Oceano Pacifico meridionale appartenente al Cile. Situata a 3600 km a ovest delle coste del Cile e 2075 km a est delle isole Pitcairn, è una delle isole abitate più isolate del mondo. Al contrario di quello che si può pensare sono stati i polinesiani a colonizzare quest’isola, e non i sudamericani, anche se sono più vicini all’isola La storia dell’Isola di Pasqua è difficile da ricostruire in quanto mancano completamente fonti certe e i primi coloni non hanno lasciato documenti scritti ai quali fare riferimento, dato che questi popoli all’epoca della prima colonizzazione dell’isola non disponevano ancora di una scrittura. Esistono pertanto varie tesi tra loro contrastanti di come sia avvenuta la colonizzazione dell’isola, Allo sbarco dei primi colonizzatori polinesiani, che i più recenti studi fanno risalire attorno al 800- 900 d.C., l’isola si doveva presentare come una immensa foresta di palme. Fino al 1200 d.C. la popolazione rimase numericamente modesta e sostanzialmente in equilibrio con le risorse naturali presenti. In seguito, però, nacque da parte degli abitanti la necessità di costruire i moai, il cui sistema di trasporto richiedeva notevoli quantità di legname. Cominciò pertanto un importante lavoro di disboscamento dell’isola che fu ulteriormente intensificato dopo il sensibile aumento della popolazione dovuto a nuovi sbarchi. Le enormi statue colossali che si trovano sull’isola vengono chiamate moai. Sull’isola esistono secondo le ricerche condotte da Sebastian Englert 638 moai, anche se non si può escludere che originariamente fossero oltre mille le statue presenti sull’isola. Nonostante le ricerche condotte negli ultimi anni il loro scopo non è tuttora noto con certezza. Secondo studi più recenti le statue rappresenterebbero capi tribù indigeni morti, e secondo la credenza popolare avrebbero permesso ai vivi di prendere contatto con il mondo dei morti. Secondo alcune ricerche condotte negli anni passati si stima che la popolazione dell’Isola di Pasqua durante il suo periodo di massimo splendore nel sedicesimo e diciassettesimo secolo fosse composta da circa 15.000 abitanti. Fu a causa del disastro ecologico causato dalle tribù indigene che la popolazione all’arrivo dei primi europei si ridusse a circa 2.500 abitanti. In seguito alle deportazioni e alle malattie importate da parte degli europei questo numero di abitanti si ridusse ulteriormente fino a raggiungere i 900 abitanti nel 1868. Solo nei decenni seguenti, grazie al parziale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e grazie al rientro di molti isolani deportati come schiavi, la popolazione dell’Isola di Pasqua iniziò nuovamente ad aumentare, seppure molto lentamente. Secondo il primo censimento demografico condotto dal governo cileno l’anno dell’annessione dell’Isola di Pasqua nel 1l’isola era abitata da 178 abitanti. A causa del regime militare in vigore dal 1914 in poi, era proibito lasciare l’isola e di conseguenza la popolazione si stabilizzò. Nonostante poi questo divieto fosse stato abolito alla fine degli anni sessanta, non si registrarono spostamenti demografici dì rilievo verso la terra ferma. Nel 2002 infine l’isola era popolata da 3.791 abitanti. Con ciò nel giro di soli 14 anni la popolazione era aumentata dai 1.938 abitanti che si contavano nel 1988 a oltre 3.000 abitanti duplicando quasi il proprio numero in meno di due decenni. Sempre secondo lo stesso censimento nel 2002 circa 2.000 dei 3.791 abitanti era di origine indigena, mentre oltre 2.200 Rapanui vivevano sulla terra ferma. Complessivamente i cittadini cileni originari dell’isola di pasqua residenti erano quindi oltre 4.000. Il turismo ha raggiunto l’isola di Pasqua solamente a partire dal 1967, quando il primo volo commerciale raggiunse questa isola remota. A tutt’oggi però l’Isola di Pasqua può essere raggiunta durante tutto l’anno esclusivamente dal con la compagnia LAN Chile. I voli decollano normalmente da Santiago de Chile o occasionalmente da Tahiti e la durata deI volo si aggira intorno alle 5 ore.

Nessun commento: